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Sutimlimab nei pazienti con malattia da agglutinine fredde: studio CADENZA


Sutimlimab ( Enjaymo ), un anticorpo monoclonale immunoglobulina G4 ( IgG4 ) umanizzato first-in-class che inibisce selettivamente la via classica del complemento a C1s, ha rapidamente interrotto l'emolisi nello studio CARDINAL a braccio singolo in pazienti recentemente trasfusi con malattia da agglutinine fredde ( CAD ).

CADENZA era uno studio di fase 3 randomizzato, controllato con placebo, della durata di 26 settimane, per valutare la sicurezza e l'efficacia di Sutimlimab nei pazienti con malattia da agglutinine fredde senza storia trasfusionale recente ( entro 6 mesi prima dell'arruolamento ).
42 pazienti con screening di emoglobina inferiore o uguale a 10 g/dl, bilirubina elevata e 1 o più sintomi di malattia da agglutinine fredde hanno ricevuto Sutimlimab ( n=22 ) oppure placebo ( n=20 ) nei giorni 0 e 7 e poi bisettimanalmente.

Criteri compositi dell'endpoint primario ( aumento dell'emoglobina maggiore o uguale a 1.5 g/dl al momento della valutazione del trattamento cioè media delle settimane 23, 25, 26, evitamento delle trasfusioni, e terapia per malattia da agglutinine fredde proibita dallo studio nelle settimane 5-26 ) sono stati soddisfatti da 16 pazienti ( 73% ) trattati con Sutimlimab e 3 pazienti ( 15% ) trattati con placebo ( odds ratio, OR=15.9; P minore di 0.001 ).

Sutimlimab, ma non placebo, ha aumentato significativamente l’emoglobina media e i punteggi FACIT-Fatigue medi al momento della valutazione del trattamento.
Sutimlimab ha normalizzato la bilirubina media entro la settimana 1.
I miglioramenti sono risultati correlati all'inibizione quasi completa della via classica del complemento ( attività media del 2.3% alla settimana 1 ) e alla normalizzazione di C4.

In tutto 21 pazienti ( 96% ) trattati con Sutimlimab e 20 pazienti ( 100% ) trattati con placebo hanno manifestato uno o più eventi avversi emergenti dal trattamento.
Cefalea, ipertensione, rinite, fenomeno di Raynaud e acrocianosi sono stati più frequenti con Sutimlimab rispetto al placebo, con una differenza di 3 o più pazienti tra i gruppi.

Complessivamente 3 pazienti trattati con Sutimlimab hanno interrotto il trattamento a causa di eventi avversi; nessun paziente trattato con placebo ha interrotto il trattamento.

Questi dati hanno dimostrato che Sutimlimab ha il potenziale per essere un importante progresso nel trattamento della malattia da agglutinine fredde. ( Xagena2022 )

Röth A et al, Blood 2022; 140: 980-991

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